lunedì 27 agosto 2012

Sostiene Pereira

A quale prezzo si ottiene la libertà?

Pereira sembra tutto fuorché un eroe: un giornalista vecchio, grasso e profondamente solo.
Eppure Pereira è un eroe. La sua è una lotta silenziosa, nascosta fra le righe degli articoli che scrive per la pagina culturale del Lisboa, un giornale cattolico perfettamente inquadrato nel regime Salazarista. La sofferenza di Pereira, che non può scrivere liberamente e vede fuggire tutti gli intellettuali dal suo Paese, spira dalle pagine insieme alla caligine di un'afosa Lisbona degli anni '30, teatro di questo dramma - non solo -  interiore.
Sebbene Pereira si lamenti continuamente, con il quadro di sua moglie, di quel Monteiro Rossi che lo sta mettendo nei guai, per qualche motivo continua ad aiutarlo. Per un qualcosa, una sensazione che non sa - o non vuole - spiegarsi, Pereira conserva in un cassetto tutti gli articoli "impubblicabili" del giovane. Ed il giorno in cui l'ingiustizia trionfa, Pereira capisce che il suo ruolo è cambiato e il Portogallo non è più un posto adatto a lui.
"Sostiene Pereira", questa frase che dà il titolo al romanzo e si ripete, come un leit motiv, numerose volte nel corso del romanzo, conferisce alla storia un ritmo cadenzato e particolare. Al di là di ogni aspettativa, questo eccesso di ripetizioni non stanca il lettore, bensì lo conquista. La narrazione, limpida e pacata, procede tuttavia con un crescendo di tensione, ed il tragico finale colpisce il lettore come acqua gelata. Nonostante si possa sorridere di fronte a quel misto di divertimento e tenerezza con cui il narratore guarda al suo protagonista, Sostiene Pereira non è una storia allegra. E' la testimonianza di qualcosa di orribile, del dolore di un uomo che assiste alla distruzione di tutti i valori in cui crede.
La vicenda di Pereira, tuttavia, non porta solo tristezza nel cuore, ma contiene una forza indescrivibile, capace di commuovere, ed allo stesso tempo, di accendere nell'animo un'indomabile voglia di giustizia. Sostiene Pereira è un inno alla libertà.
Antonio Tabucchi, che ha abbandonato questo mondo la scorsa primavera, è l'autore di un romanzo che unisce una storia malinconica e bellissima ad uno stile che rivela tutta la maestria di uno dei più grandi scrittori italiani. In precedenza apprezzato e premiato per Notturno indiano, Tabucchi diventa definitivamente conosciuto dal grande pubblico con la pubblicazione di Sostiene Pereira, dal quale viene tratto un film omonimo, con Marcello Mastroianni nei panni del giornalista.

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